00 26/01/2009 09:48
Sonnambulismo
Camminare durante il sonno è abbastanza frequente. Il fenomeno è particolarmente evidente nell'età infantile, ma anche gli adulti, specialmente in periodi di stress o di ansia, possono soffrire di questo fenomeno. La deambulazione notturna si verifica particolarmente durante il sonno profondo del primo stadio della notte e questo spiega perché è così frequente nei bambini. Il sonnambulismo dell'adulto è spesso associato al consumo di alcol, che altera il rapporto sonno-veglia, oppure ad orari irregolari di riposo, dovuti per esempio a turni di lavoro che rendono impossibile dormire in modo equilibrato.
Alcune patologie possono causare il sonnambulismo: l'emicrania, l'attacco epilettico, il morbo di Alzheimer e la demenza senile. In questi due ultimi casi il soggetto che cammina durante la notte non è addormentato come lo è tipico sonnambulo, ma è sveglio e lo stato di confusione e di disorientamento nei quali si trova sono dovuti probabilmente alla condizione patologica esistente.
Chi soffre di sonnambulismo dovrebbe evitare di coricarsi ad orari irregolari, non affaticarsi eccessivamente, cercare di rilassarsi per scaricare la tensione e, se possibile, evitare di fare lavori che richiedano la presenza notturna. Praticare attività fisica in modo equilibrato aiuta a scaricare quell'energia in eccesso, è utile a qualsiasi età, aiuta a dormire bene e, talvolta, ad evitare il problema. Spesso il sonnambulismo è dovuto ad un'ansia profonda e caratteriale che richiede l'intervento specialistico. Il fenomeno, che sembra presenti una certa tendenza familiare, colpisce con maggiore frequenza il sesso maschile e in genere si manifesta prima dei dieci anni di età.
Caratteristica del sonnambulo è la capacità di svolgere attività quotidiani comuni, vestirsi o camminare, per esempio, in un modo perfetto, ma senza essere cosciente di quello che sta facendo. Tutto ciò è dovuto alla confusione presente nei meccanismi del sonno e della veglia. L'episodio di sonnambulismo ha una durata variabile da alcuni minuti fino ad un'ora, ma è raro che il soggetto al risveglio si ricordi di ciò che è accaduto. Fortunatamente il sonnambulo non esegue manovre difficili o rischiose e riesce ad evitare eventuali ostacoli che incontra sul suo percorso. Il consiglio che può essere dato a chi vive con un sonnambulo è quello di non tentare di contrastarlo, ma piuttosto di rassicurarlo, di tranquillizzarlo e, se possibile, di accompagnarlo a letto. Succede a volte che riportare una persona nel suo letto risulti difficile, in questi casi non bisogna usare maniere energiche, ma piuttosto si dovrà passeggiare con il sonnambulo per poi ricondurlo lentamente nel suo letto.
www.benessere.com/salute/arg00/dist_sonno.htm
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!