00 19/03/2009 09:35
“Dopo la recensione della suite iWork, analizziamo anche il pacchetto software per il tempo libero che Apple propone al vasto pubblico. Le maggiori novità per iPhoto, iMovie e GarageBand”


Nel parco di soluzioni software proposte da Apple un posto di rilievo è occupato dalla suite iLife, costituita da cinque applicativi che vogliono provare a rispondere alle esigenze del pubblico più vasto negli ambiti della creatività digitale. Tracciando un parallelismo, se iWork rappresenta la proposta "seria" delle soluzioni software per il grande pubblico, iLife incarna certamente la declinazione più frivola.

La suite iLife è stata proposta dalla Mela a partire dal 2003: sono 6 le versioni che si sono via via succedute fino ad oggi, con cadenza pressoché annuale e quasi tutte presentate in occasione delle varie edizioni del Macworld di Gennaio. Unica eccezione, iLife'08 che, a discapito del nome, è stata lanciata in occasione di un evento speciale estivo, nell'Agosto del 2007.




Al pari di iWork, anche iLife è commercializzata in un pacchetto standalone. A differenza della controparte "stakanovista", iLife viene comunque fornito in bundle con Mac OS X al momento dell'acquisto di un nuovo sistema Mac. Il pacchetto è pertanto mantenuto in commercio per coloro i quali desiderino aggiornare i programmi della suite da quelli della versione precedente.

iLife '09, presentata in occasione del MacWorld Expo di San Francisco nei primi giorni del mese di gennaio, si compone di un album digitale, un registratore multitraccia, un editor di siti web, un editor per il montaggio video ed una piattaforma di authoring DVD, conosciuti rispettivamente con i nomi di iPhoto, GarageBand, iWeb, iMovie e iDVD.

La nuova edizione non va a toccare, tuttavia, tutti i programmi presenti nella suite: gli aggiornamenti più importanti sono infatti a carico di iPhoto, iMovie e di GarageBand, mentre iWeb è oggetto solamente a piccole, seppur importanti, integrazioni ed iDVD resta immutato dalla precedente versione contenuta in iLife'08.

Di Andrea Bai

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