La libertà sta nella conoscenza.
Poi ognuno può anche sentirsi e illudersi di essere libero anche nella peggiore gabbia.
La libertà di religione... È un po come dire "la libertà di essere imprigionati in un modo piuttosto che in un altro": è certamente una forma di libertà anche quella ma direi piuttosto che sia una "libertà di scelta" che non è la stessa cosa di "essere liberi" in senso lato.
Hai perfettamente ragione nella conclusione "
L'uomo,se vuol rimanere tale,deve tener viva la sua parte artistica,affettiva,sentimentale"
Quando citi "la società" che ci vorrebbe in un modo o in un altro, anche io a volte uso quella espressione ma riflettendoci in realtà non sappiamo cosa sia: la società non esiste realmente come ente con una volontà propria e consapevole, è una astrazione e in parte anche una mistificazione.
Esiste la "coscienza collettiva" ma non è da li che provengono gli impulsi autodistruttivi, o meglio arrivano da li ma è solo un tramite, un mezzo, sembrano parte della nostra natura ma non è esattamente così perché se fosse così non saremmo qui a parlarne.
E allora da dove vengono?
[Modificato da Number-6 14/01/2021 17:55]