00 13/01/2021 22:26
La libertà sta nella conoscenza.
Poi ognuno può anche sentirsi e illudersi di essere libero anche nella peggiore gabbia.

La libertà di religione... È un po come dire "la libertà di essere imprigionati in un modo piuttosto che in un altro": è certamente una forma di libertà anche quella ma direi piuttosto che sia una "libertà di scelta" che non è la stessa cosa di "essere liberi" in senso lato.

Hai perfettamente ragione nella conclusione "L'uomo,se vuol rimanere tale,deve tener viva la sua parte artistica,affettiva,sentimentale"

Quando citi "la società" che ci vorrebbe in un modo o in un altro, anche io a volte uso quella espressione ma riflettendoci in realtà non sappiamo cosa sia: la società non esiste realmente come ente con una volontà propria e consapevole, è una astrazione e in parte anche una mistificazione.

Esiste la "coscienza collettiva" ma non è da li che provengono gli impulsi autodistruttivi, o meglio arrivano da li ma è solo un tramite, un mezzo, sembrano parte della nostra natura ma non è esattamente così perché se fosse così non saremmo qui a parlarne.

E allora da dove vengono?
[Modificato da Number-6 14/01/2021 17:55]