00 08/03/2020 15:20
😀 Mio padre (buon'anima) diceva spesso che: non c'è nulla più nutriente della cacca 😅

Certo, il 'nemico', spesso, è per noi un fattore di crescita.
Ma ciò accade quando abbiamo, in qualche modo, 'neutralizzato' i suoi effetti su di noi.
Io mi spingo oltre, perché non vedo ciò che ci accade nella vita, come un caso, o un destino, o fortuna/sfortuna, tanto meno come una punizione od un premio divino.
Io vedo (e continuo a sperimentare) la vita come una nostra creazione, in tutti i suoi aspetti.
Parlando di nemici, si pensa che sia il nemico a suscitare in noi paura, ma io continuo a sperimentare il contrario, cioè: è la paura (spesso quella 'del non conosciuto') a mettere sulla nostra via il nemico.
I Maestri del passato ce l'hanno detto chiaramente: "La vita si può vivere solo in due modi, con la paura o con l'amore (gioia)".
E sono questi due fattori a determinare che tipo di esperienze creiamo e ricerchiamo.
Metaforicamente ci possiamo paragonare a un transistor, o siamo accesi (I) o spenti (0).

Su questo forum, specialmente in passato, si è molto discusso su come venissero 'scelti i rapiti' su quali erano le loro qualità, sulla loro sfortuna, e così via.
Io, leggendo i loro resoconti, le varie discussioni, vi vedevo una paura di fondo (spesso inconscia) che aveva 'prodotto' l'accadimento; e notavo come un cambiamento di sentimento, un 'cambiamento di coscienza' (come si diceva allora) li ponesse fuori dal problema e, anzi, era un fattore di crescita, così come dicevi tu.
Per esperienza so che non si può vincere la paura, se non con il coraggio, cioè di fare ciò che va fatto, malgrado la paura.

Jab