00 06/03/2020 13:46
Tutto nasce dal senso di separazione, noi ci sentiamo separati da tutto: dalla natura, dagli animali, dalle piante, dai sassi...
Siamo separati da chiunque altro, da ogni uomo o donna che cammina sul pianeta, persino dai compagni e compagne di vita, dai nostri figli, a volte anche in noi stessi siamo capaci di operare una separazione
E consideriamo questo come una cosa reale, oggettiva e immutabile.
E ogni cosa che non siamo noi può generare paura e divenire un nemico, perché non compreso, non conosciuto, non frequentato.
Cerchiamo le differenze e non le similitudini, ciò che ci accomuna.
Viviamo in una spaventosa solitudine, da qui ogni sorta di attaccamento, che nulla ha che vedere con l'amore, perché l'attaccamento è paura di essere abbandonati, traditi, respinti.

Eppure se siamo in grado di passare da una comune coscienza di separazione, a una consapevolezza più profonda di noi stessi, scopriamo una cosa che possiamo chiamare: "Unità universale".
Dove nessuna cosa o essere è separato da noi, che non è annullamento individuale, ma, anzi, ci scopriamo al "centro" di questa Unità, dove ogni nostro pensiero, parola o azione si riflette sulla nostra vita e quella altrui.

Conoscere se stessi, è tutto ciò che c'è da conoscere e si conoscerà tutto.