00 10/11/2015 21:00

Rigetto ciò che è emerso dalle ipnosi, le dissertazioni dei vecchi filosofi, gli insegnamenti di Kardec, Cayce, si scontrano contro le mie conoscenze.



Idem! Non posso fare altro, come te del resto, di vivere la mia realtà.
Difficile da spiegare, malgrado i miei goffi tentativi.

Non mi piace il termine anima, perché ci riporta a qualcosa di 'codificato' dalla religione, che ne fa una parte, un contenuto (quando poi non è un 'componente').
Non mi piace neanche il termine 'Karma', di solito lo chiamo Fato, cioè quello che, in ogni istante, uno mette in atto: un'azione, ricevendone una reazione.
Anche sulla reincarnazione ho da ridire, non la credo affatto un processo obbligatorio, ma una possibilità, né tanto meno penso che la Terra sia l'unico posto per reincarnarsi, né che ci sia bisogno, obbligatoriamente, di reincarnarsi.
Né che ci si reincarni per 'pagare dei debiti', o per imparare qualcosa, forse lo si fa perché non ci viene in mente altro.
Non credo neanche a un Dio che regola, giudica, condanna ed assolve, al di fuori di noi.
Né che sia 'il creatore' di una qualsiasi realtà, dove farci sguazzare o divertirci.
A questo punto mi chiederai perché non tramuto l'acqua in barolo, perché non moltiplico pani e pesci, o guarisco qualcuno, non volo e non passo attraverso i muri.
Semplice: perché sono convinto di non poterlo fare.

Malgrado sappia che si può fare, la mia coscienza del mondo me lo impedisce, mi limito a fare 'cosette', che a molti possono sembrare fantastiche, ma a me appaiono normali, e non so spiegare come le faccio.
Il segreto, a quanto ho potuto constatare, è la convinzione di poterlo fare

Faccio un esempio di convinzione:
Tu ripeti la frase: "voglio svegliarmi"
Ma non funzionerà, perché sotto intende la convinzione di non essere sveglio
Prova con: "Sono sveglio!"
Fin quando non diventa una convinzione.

Un abbraccio fraterno Azrael!
Jab
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“Noi non siamo degli esseri umani che hanno un'esperienza spirituale, ma degli esseri spirituali che hanno un'esperienza umana.”

Teilhard de Chardin