00 08/11/2015 15:28

Se io vedo un'albero, anche azrael vedrà un'albero. jabans vedrà un'albero e così via, se io tocco l'albero sentirò che è fatto di legno e chiunque lo tocchi sentirà che è di legno, e così via per tutto il resto, una pietra, una sedia un'automobile, il vento , la pioggia ecc ecc. Abbiamo tutti 5 sensi, siamo tutti tridimensionali e quindi percepiamo la realtà nella stessa identica maniera.



Non è detto, anzi, noi percepiamo ciò che chiamiamo tutti 'albero', ma siamo certi di percepire la stessa cosa?
Anche solo a livello emotivo, noi percepiamo un albero in modo diverso, ad alcuni può piacere, ad altri no, alcuni lo associano a una certa cosa ed altri ad altro.
La condivisione della realtà è solo 'in similitudine' non 'in uguaglianza'.
Se la realtà fosse unica e data a priori, non ci sarebbe alcun bisogno di infinite coscienze, che creano e percepiscono, infinite realtà (ma questo è un altro discorso).

Ci sono solo due modi di vivere la vita:
O amandola e accettandola, o odiandola e combattendola.
Queste due convinzioni di fondo, sono la matrice degli accadimenti buoni o cattivi che creeremo.
Come se non bastasse, queste convinzioni non è detto che nascano qui, in questa vita terrena, ma possono essere retaggio di 'vite passate'.

Nel primo caso si ha una vita serena, con l'accettazione e amore, per se stessi e per l'esistenza in genere, si moltiplicheranno le occasioni e gli incontri favorevoli.
Ci sentiremo indispensabili all'esistenza.

Nel secondo caso, sarà una lotta estenuante contro una realtà creduta altro da noi e nostra nemica. Avremo occasioni e incontri sfavorevoli, ci sentiremo schiavi sfruttati (anche in cose innocenti).

Chi incontriamo nella nostra vita è effetto delle convinzioni che abbiamo verso la vita stessa.

L'antica saggezza diceva che: "La vita si vive o con amore o con paura"

Una paura immotivata, ma molto profonda, è il discrimine per gli alieni per scegliere le proprie vittime, come in ogni occasione è l'emozione ha creare l'avvenimento e non viceversa.
Persino mutare la paura in rabbia (tramite comando post-ipnotico) è servito a scongiurare un rapimento.

Altro proverbio Zen: "Se hai paura del buio accendi una candela!"

Altro argomento:

I bambini hanno grandi capacità, perché non hanno ancora strutturato una coscienza, cioè una serie di convinzioni sulla realtà.
In un mondo che gli è ancora sconosciuto, sono aperti a ogni possibilità.
Lo stesso accade per chi 'sposa' un certo sistema di credenze, anche se in età adulta, può perdere delle capacità, poco comuni.

Jab [SM=g8117]
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“Noi non siamo degli esseri umani che hanno un'esperienza spirituale, ma degli esseri spirituali che hanno un'esperienza umana.”

Teilhard de Chardin