00 06/11/2015 23:02
Rispondo brevemente a Kunta, per il momento il sonno incombe (e alla mia età....).

Da piccolo avevi ottime intuizioni, ma andiamo per ordine:

* Sì, esiste un regista occulto, ed è "ciò che veramente sei".

* "Ciò che veramente sei" è mooolto più 'grande' di ogni immaginazione, (sbagliando, si può dire che) è in ogni luogo e in ogni tempo, è quello che interpreta ogni tua vita.

* Se vogliamo usare il termine Matrix, allora ognuno di noi è 'l'architetto' della Matrix personale ed è estremamente concreta ('illusione' non è proprio la traduzione di Maia).

* Non è possibile uscire dalla Matrix personale, ma è possibile, diventandone consapevoli (non basta esserne coscienti), dirigerla, strutturarla, governarla, così come si fa in un 'sogno cosciente' (o lucido che dir si voglia).

* Chi sono gli altri? Gli altri esistono realmente, ma noi vediamo, di loro, solo ciò che siamo convinti che siano.
In realtà non conosciamo affatto "ciò che sono veramente", la stessa cosa che accade a noi stessi.

Vedi, si parla di 'legge d'attrazione', 'sincronicità', 'attitudine positiva o negativa', 'coincidenze', 'casi fortuiti', ma in realtà, come in un sogno, che facciamo mentre dormiamo, ci siamo solamente noi a creare il sogno.

Ho sperimentato a lungo con i sogni coscienti per poter affermare che le nostre emozioni e convinzioni creano gli accadimenti di un sogno.
In pratica basta essere spaventati per creare un sogno spaventoso, eccitati per farlo eccitante, sfiduciati per ottenerlo faticoso e inconcludente, confusi da mille pensieri per averne uno confuso, ecc.
E la cosa meno piacevole è scoprire che: quello che viviamo è dato dalle nostre emozioni, dai nostri pensieri e dalle nostre convinzioni, in una sola parola dal nostro 'stato di coscienza'.

C'è un bel proverbio zen che recita:
"Se incontri una tigre sulla tua strada, è perché hai paura delle tigri!"

Buona notte a tutti!
J.

P.S. ciao Azrael, risponderò domani, anche a te [SM=p4449762]



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“Noi non siamo degli esseri umani che hanno un'esperienza spirituale, ma degli esseri spirituali che hanno un'esperienza umana.”

Teilhard de Chardin