Contemporaneo a quello degli aztechi, l'impero degli inca si ergeva a migliaia di km dal mare, sulla cordigliera delle Ande. Nel XV sec. questo impero, detto anche l'Impero del Sole, dominava un'area molto vasta che andava dal Cile alla Colombia. Dalla capitale Cuzco, situata in Perù, gli inca riuscirono a controllare una popolazione di 20 milioni di abitanti appartenenti a differenti gruppi etnici e parlanti lingue diverse, disseminata in migliaia di villaggi situati in zone climatiche diverse. La necessità di controllare una popolazione tanto variegata richiese misure istituzionali quali l'imposizione di una lingua ufficiale, il quechua; la costruzione di più di 20.000 km di rete stradale; un'efficiente integrazione delle economie locali e regionali. Fu necessario anche instaurare un sistema politico centralizzato e dispotico voluto da Manco Capac nel XIII sec. e consolidato più tardi da Tupac Yupanqui (1471-1493).
Sostenuto dalle prestazioni che i cittadini dovevano offrire allo stato, attraverso l'istituzione della mita e dai tributi dei villaggi, difeso dalla nobiltà di sangue, basata sulla figura divinizzata del sovrano, l'Inca, questo impero produsse, con le sue complesse costruzioni e la sua avanzata metallurgia, una delle più brillanti culture dell'America preispanica.
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