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Pronostici sul nuovo ciclo solare

Ultimo Aggiornamento: 14/06/2009 11:02
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Il 29 maggio una commissione di esperti del NOAA ha rilasciato una nuova previsione riguardante il prossimo ciclo solare: in breve si afferma che il famoso ciclo 24 avrà un picco a maggio del 2013, ma con un numero di macchie solari decisamente inferiore alla media.


Il 29 maggio si è riunita una commissione di esperti del NOAA (il National Oceanic and Athmospheric Administration), sotto l’egida della NASA, ed ha rilasciato una nuova previsione riguardante il prossimo ciclo solare: in breve si afferma che il famoso ciclo 24 avrà un picco a maggio del 2013, ma con un numero di macchie solari decisamente inferiore alla media.

Il presidente della commissione, Biesecker, afferma: “Se la nostra previsione è corretta, il ciclo solare 24 avrà un valore di picco del numero di macchie solari pari a 90, il più basso di qualunque ciclo dopo quello del 1928, durante il quale il ciclo 16 registrò un valore massimo pari a 78.”

Prosegue: “Però anche un ciclo con un valore inferiore alla media è capace di produrre grandi perturbazioni: la grande tempesta geomagnetica del 1859, ad esempio, è avvenuta durante un ciclo solare simile a quello che stiamo prevedendo per il 2013.

La tempesta del 1859 (nota come “Carrington Event” dal nome dell’astronomo che l’ha osservata e studiata), elettrificò i cavi di trasmissione, generò incendi negli uffici telegrafici e produsse aurore boreali così intense che la gente poteva persino leggere i giornali grazie alla loro incandescenza rossa e verde. (ndr: bisogna dire che nel 1859 la tecnologia delle costruzioni edilizie e degli strumenti elettrici era leggermente diversa da quella odierna, sicuramente meno efficiente…). Comunque un recente rapporto dell’Accademia Nazionale delle Scienze ha dichiarato che, se una simile tempesta accadesse oggi, potrebbe causare danni per 1-2000 miliardi di dollari alle infrastrutture ad alta tecnologia e potrebbero volerci dai quattro ai dieci anni per il ripristino completo della situazione: in paragone, l’Uragano Katrina ha procurato danni per un centinaio di miliardi di dollari.

Gli ultimi modelli di previsione forniscono valori differenti rispetto a quelli del 2007: in una riunione molto contrastata, tenutasi in quell’anno, era stata fatta la doppia previsione di un massimo per Marzo 2008 seguito da un massimo molto elevato per il 2011 oppure da un massimo dal valore basso per il 2012.

Queste previsioni nettamente contrastanti derivavano da modelli matematici in competizione tra loro e ai ricercatori non è rimasto che attendere che il Sole si svelasse!

“Ma (ndr: anche alla NASA sbagliano!) le previsioni si sono rivelate entrambe errate” dice Dean Pesnell del Goddard Space Flight Center, rappresentante della NASA per la commissione, il quale continua dicendo “il sole si sta comportando in un modo inatteso ma decisamente interessante”.

I ricercatori conoscono i cicli solari dalla metà dell’800. I grafici dei numeri di macchie solari assomigliano a delle montagne russe, con massimi e minimi che si ripetono ogni 11 anni circa. Ad una prima occhiata, sembra un andamento regolare, ma la predizione di picchi e di valli si è rivelata più difficile del previsto. La durata dei cicli varia infatti da circa 9 a 14 anni ed alcuni picchi sono alti, altri più bassi. Le valli sono solitamente brevi, durando soltanto un paio d’anni, ma altre volte durano più a lungo.



Nel 17-esimo secolo il sole è sprofondato in un periodo di 70 anni senza macchie conosciuto come il minimo di Maunder (figura in alto), che ancora oggi lascia gli scienziati alquanto confusi.

Attualmente invece il ciclo solare si trova ad un minimo, in una valle, la più profonda rispetto al secolo passato. Nel 2008 e 2009, il conteggio di macchie ha raggiunto dei valori minimi, come pure il vento solare e l’irraggiamento. Inoltre il sole ha passato più di due anni senza presentare un flare degno di nota.

Pesnell aggiunge “In carriera, non abbiamo mai visto nulla di così calmo: il minimo solare sta durando molto più a lungo rispetto alla data che avevamo predetto nel 2007.”

Negli ultimi mesi però il sole ha mostrato dei timidi segni di risveglio: ci sono macchie e “proto-macchie” che saltano fuori con frequenza maggiore. Inoltre enormi correnti di plasma stanno pian piano rafforzandosi sulla superficie del sole e si stanno spostando lentamente verso la fascia equatoriale della nostra stella. Infine i radioastronomi hanno rilevato un piccolo aumento nelle emissioni radio solari.

Tutti questi sono sintomi di un prossimo risveglio del sole con il suo ciclo 24 e su questo sono basate le previsioni della commissione, stavolta unanimi.



Secondo le previsioni, il sole dovrebbe restare calmo per almeno un altro anno e dal punto di vista della ricerca, queste sono senz’altro buone notizie perché il minimo solare è risultato essere più interessante di quanto immaginato: Infatti un’attività solare così bassa ha un effetto profondo sull’atmosfera della terra, permettendo che si raffreddi e si contragga ed inoltre un vento solare così calmo proietta poche tempeste magnetiche intorno ai poli terrestri facendo sì che i raggi cosmici, che di solito vengono respinti indietro dal vento solare, invece si introducono indebitamente nell’ambiente terrestre. Esistono infine anche altri effetti collaterali, che possono essere studiati soltanto per tutto il tempo che il sole si mantiene quieto.

In definitiva però il sole prosegue per la sua strada, prestando poca attenzione ai comitati umani (ndr: mi pare ovvio!) : i membri di questo comitato concludono che ci potrebbero essere delle sorprese.

Pesnell conclude infatti suggerendo: “Tirate dritto e segnate nel vostro calendario un circoletto per maggio 2013! Ma usate una matita!”


Fonte originale: http://science.nasa.gov/headlines/y2009/29may_noaaprediction.htm
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Interessante post Athe, grazie
Potranno fermarne uno ma non potranno fermarci tutti!
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