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torna la pillola dell'oblio...

Ultimo Aggiornamento: 19/02/2009 21:50
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LONDRA
Un farmaco per cancellare i brutti ricordi: uno stupro, un lutto cocente o semplicemente la bocciatura a un esame. Un gruppo di scienziati ha scoperto come evitare che i ricordi traumatici si riattivino negli esseri umani. Potrebbe essere la soluzione per chi soffre di stress post-traumatici, non riesce a superare memorie dolorose o soffre di fobie ricorrenti. Ma è già polemica, perchè c’è chi solleva dubbi etici sul farmaco che «minaccia l’identità dell’essere umano». Non solo: medicalizzare la sofferenza potrebbe impedire di imparare dai propri errori.

Un’equipe di scienziati olandesi sostiene di esser riuscita a cancellare i cattivi ricordi usando un farmaco beta-bloccante, comunemente usato per i pazienti che hanno problemi cardiaci. Alcuni esperimenti sugli animali avevano già dimostrato che tali farmaci - che bloccano i recettori beta-adrenergici, una classe di recettori associati alla proteina G- possono interferire sul modo in cui il cervello rielabora la memoria di eventi dolorosi. Nel nuovo studio -apparso sull’edizione Internet della rivista “Nature Neuroscience”- il professore Merel Kindt ha testato il farmaco su una sessantina tra uomini e donne, sofferenti di aracnofobia, la paura dei ragni. Al gruppo sono state mostrate foto di ragni e contemporaneamente somministrate lievi scosse elettriche. Il giorno dopo i volontari sono stati divisi in due gruppi: ad uno è stato dato il beta-bloccante, all’altro una pillola placebo; quindi ai due gruppi sono stati mostrate di nuovo le immagini dei ragni. I ricercatori registravano il livello di paura facendo risuonare lievi rumori e registrando in che modo i volontari battevano gli occhi.
Ebbene, il gruppo a cui era stato il farmaco beta-bloccante sbatteva le ciglia in modo molto più lieve. Il test è stato ripetuto anche il giorno successivo, e quelli sottoposti al farmaco sono apparsi ancora meno spaventati. Il farmaco sembrerebbe dunque interferire sul modo in cui il cervello ri-crea un ricordo doloroso; e in via teorica potrebbe cancellare il ricordo di eventi traumatici e anche aiutare i pazienti a superare fobie, ossessioni, disordini alimentari e addirittura blocchi sessuali.

Immediate le critiche: «Rimuovere i cattivi ricordi non è come togliere una verruca o un neo», ha detto Daniel Sokol, docente di Etica Medica alla St Georgès, University of London: «Cancellare il passato doloroso muta la nostra individualità perchè l’essere umano è legato ai propri ricordi». Non solo: «Le vittime di violenza potrebbero voler cancellare il ricordo del doloroso evento, e in tal modo perdere la capacità di riconoscere i responsabili», ha rincarato la dose John Harris, dell’University of Manchester. Con il rischio ulteriore, ventilato da Paul Farmer, responsabile di un’organizzazione, Mind, che si occupa di salute mentale, «di cancellare insieme ai cattivi ricordi, anche quelli più belli».
www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/scienza/grubrica.asp?ID_blog=38&ID_articolo=1158&ID_sezione=243&...
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19/02/2009 21:50
 
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Per cancellare i ricordi dolorosi
DI DAVID DERBYSHIRE
dailymail.co.uk

Gli scienziati hanno sviluppato un farmaco che pare cancellare i ricordi dolorosi.

Lo stupefacente trattamento potrebbe aiutare le persone affette da disordine post-traumatico da stress, la cui vita è tormentata da ricorrenti memorie nocive.

Ma gli esperti britannici hanno detto che questa nuova conquista solleva preoccupanti questioni etiche su ciò che ci rende umani.

Hanno inoltre avvertito che potrebbe avere conseguenze dannose sul piano psicologico, impedendo a chi farà uso del farmaco di imparare dai propri errori.

Il dott. Daniel Sokol, docente di etica medica della St. George’s, University of London, ha detto: ‘Eliminare i brutti ricordi non è come eliminare una verruca o un neo. Cambierà la nostra identità personale poiché chi siamo è legato alle nostre memorie.

Potrà essere di giovamento in alcuni casi, ma prima di estirpare la memoria, dobbiamo riflettere sulle ripercussioni che questo avrà sugli individui, sulla società e sul nostro senso di umanità.’

I ricercatori olandesi sostengono di aver cancellato i brutti ricordi utilizzando dei farmaci ‘beta-bloccanti’, che vengono solitamente prescritti ai pazienti cardiopatici.

Gli esperimenti sugli animali avevano già evidenziato che i farmaci – bloccanti del recettore beta adrenergico – possono interferire su come il cervello elabora e rielabora i ricordi degli eventi spaventosi.

Nello studio più recente, il dott. Merel Kindt dell’Università di Amsterdam ha sperimentato i farmaci su 60 uomini e donne.

La sua equipe ha creato ricordi spaventosi nei volontari facendogli vedere delle immagini di ragni durante la somministrazione di lievi scosse elettriche.

I volontari sono stati spronati a ‘ricordare attivamente’ le immagini, creando una forte associazione negativa tra i ragni e il fastidio. Il giorno seguente i volontari sono stati divisi in due gruppi. Ad uno è stato somministrato il beta-bloccante e all’altro una pillola placebo prima che venissero mostrate di nuovo ad entrambi i gruppi le stesse foto dei ragni.

I ricercatori hanno registrato il livello di paura dei volontari facendogli sentire rumori improvvisi e misurando la forza con cui sbattevano le palpebre.

Una forte risposta di startle (allarme) mostrava che erano in stato di paura, mentre una risposta lieve mostrava che erano calmi.

I ricercatori riferiscono nella rivista Nature Neuroscience che il gruppo a cui era stato somministrato il beta-bloccante aveva una risposta di paura molto più lieve di quello a cui era cui era stato dato il placebo.

Il giorno dopo – quando il farmaco era già stato eliminato dal corpo – è stata nuovamente testata la loro risposta di paura.

Ancora una volta, i volontari cui era stato somministrato il beta-bloccante il giorno prima evidenziavano minori segni di fobia dei ragni, suggerendo che la memoria era stata completamente cancellata.

Pare che i beta-bloccanti funzionino perché ogni volta che qualcuno ricorda una potente memoria emotiva, il ricordo viene ‘rielaborato’ dal cervello.

L’ESPERIMENTO, PASSO DOPO PASSO

• Ai volontari sono state mostrate delle immagini di ragni mentre gli venivano contemporaneamente somministrate leggere scosse elettriche – creando ricordi di paura nelle loro menti
• Gli è stato poi detto di cercare di ricordare le immagini, creando una associazione negativa tra i ragni e il disturbo
• Il giorno dopo sono stati suddivisi in due gruppi. Ad uno dei gruppi è stato somministrato un beta bloccante e all’altro un placebo
• Ai due gruppi sono state mostrate più immagini di ragni
• I ricercatori hanno determinato il loro grado di paura facendogli ascoltare rumori improvvisi nelle orecchie e misurando quanto forte sbattessero le palpebre
• Quelli che avevano preso il beta bloccante sbattevano molto meno forte le palpebre, indicando che erano più calmi
• La risposta di paura è stata testata nuovamente il giorno successivo, quando il farmaco era stato già eliminato dal corpo. I volontari che avevano preso il beta bloccante erano ancora meno spaventati – suggerendo che la memoria era stata completamente cancellata

Il farmaco interferisce con questa ri-creazione del ricordo traumatico – e impedisce al cervello di rinnovarlo.

In teoria, potrebbe estirpare i ricordi di eventi traumatici successi anni prima. Potrebbe inoltre aiutare i pazienti a superare le fobie, le ossessioni, i disordini alimentari e persino le inibizioni sessuali.

Il dott. Kindt ha detto: ‘tradizionalmente, i terapisti cercano di insegnare delle strategie alle persone affette da tali disordini per creare nuove associazioni e bloccare i ricordi negativi, ma il problema è che i ricordi permangono e le persone spesso hanno delle ricadute’.

Ci potranno volere svariati anni prima che i medici prescrivano i farmaci ai pazienti con disturbi post-traumatici da stress.

Gli scienziati affermano che sono necessari più test per confermare le proprietà di cancellazione della memoria del farmaco. Il dott. Kindt ha detto: ‘I prossimi passi da fare sono osservare per quanto tempo durano gli effetti del farmaco sulla memoria, e testare il trattamento su persone realmente affette da qualche tipo di disordine o fobia’.

Ma gli esperti britannici hanno avvertito che il farmaco solleva alcune difficili questioni.

Il professore John Harris, un esperto di etica biologica dell’Università di Manchester, ha detto: ‘È ovvio che dipende da ciascun individuo se vuole o meno rischiare i possibili effetti, compresa la discontinuità psicologica, di cancellare i ricordi spiacevoli.

Un’interessante complessità è la possibilità che le vittime, ad esempio di violenza, possano volerne cancellare il ricordo doloroso e con esso anche la loro abilità di testimoniare contro gli assalitori.

In modo simile i criminali e i testimoni dei crimini potrebbero, con il pretesto di cancellare un ricordo doloroso, rendersi incapaci di testimoniare.

Paul Farmer, direttore esecutivo della associazione onlus per la salute mentale Mind, ha detto di essere preoccupato per l’approccio ‘fondamentalmente farmacologico’ ai problemi di fobie e ansietà.

Ha detto alla Channel 4 News che le conseguenze non intenzionali ‘potrebbero comprendere l’estirpazione dei ricordi positivi’.

Il professor Neil Burgess dell’Institute of Cognitive Neuroscience ha detto al programma che l’uso su vasta scala del farmaco è molto lontano.

Ha affermato: ‘Finora hanno solamente dimostrato che l’aumentata abilità di allarmare qualcuno che si senta un po’ ansioso è ridotta.’

L’abilità di eliminare la memoria è stata tema di fantascienza per decadi.

Nel film ‘Eternal Sunshine of the Spotless Mind’ (Se mi lasci ti cancello), con Kate Winslet e Jim Carrey, la coppia usa una tecnica per cancellare ciascuno i ricordi dell’altro quando la loro relazione si incrina .

David Derbyshire
Fonte: www.dailymail.co.uk
Link: www.dailymail.co.uk/news/article-1145777/Pill-erase-bad-memories-Ethical-furore-drugs-threaten-human-ide...
16.02.2009

Scelto e tradotto per www.comedonchisciotte.org da MICAELA MARRI
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