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La Psicosintesi

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2009 17:09
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08/01/2009 17:09
 
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Che cosa è la psicosintesi
La Psicosintesi può venir considerata come una derivazione della psicoanalisi, anche se è molto diversa.
Il suo utilizzo è stato analogo a quest'ultima.

Dal punto di vista scientifico si è sviluppata come una concezione integrale e dinamica dell'essere umano.
Una specie di psicologia a tre dimensioni che include la personalità cosciente, l'incoscio inferiore e quello superiore supercosciente.

Parte dal presupposto che l'uomo tutto d'un pezzo non esiste, ma è una organica emulsione di personaggi, ruoli, emozioni, e senzazioni diverse che devono entrare per l'appunto in sintesi per creare equilibrio.
In una psicosintesi completa, le componenti della psiche sono coordinate e stabilmente unite, ma il raggiungimento di un tale obbiettivo può essere solo ideale.
Comunque una psicosintesi solo parziale può veramente incanalare la vita secondo uno scopo ed ottenere un avanzamento spirituale e civile non indifferente.

E' come se un' emulsione di elementi chimici stia solo aspettando una scintilla che faccia partire la reazione.
Una volta partita, questa energia potenziale inizia a sviluppare le doti umane verso l'obbiettivo che si è proposta.
Infatti l'elemento che il più delle volte causa una psicosintesi gratificante a tutti i livelli è la Passione.

Ribot l'ha definita " un desiderio allo stato violento e cronico" a livello affettivo.
"Un idea fissa che ci toglie il respiro" a livello intellettuale.

Questa forte passione travolge i sensi, rende ciechi a tutto il resto ed incanala tutte le energie e le risorse umane verso l'ottenimento della soddisfazione.
Ovviamente come al solito non è male avere una passione, ma come la si usa e quali mezzi si utilizzano per ottenerla.

La passione ha una grande capacità di unificazione e rende la persona che la prova, capace di fare cose che prima non si immaginava neppure.
Ma presenta vantagi e svantagi.
Come ho detto prima rende focalizzati e miopi di fronte ad ogni cambiamento di obbiettivo.
Affinche la passione sia una forza travolgente ma non distruttiva e poco controllabile occorrono due cose:
1)Un fine nobile ed elevato

Talvolta però una passione egoistica può causare un effetto benefico.
Un esempio è quello dell'industria di un tempo che nasceva per il profitto ma che donava alla popolazione la ricchezza ed uno sviluppo tecnologico.
Il male dunque in alcuni casi finiva come effetto collaterale nel dare effetti benefici anche se a piccole schiere di persone.
Sarebbe la grande rivincita del bene sul male.
Come dice Assagioli " La beffa di Dio a mefistofele".

Ma ci sono anche passioni che nascono per fini nobili ma che causano danni e pericoli mortali.
E qui viene in mente il detto popolare "Le strade che conducono all'inferno sono lastricate di buone intenzioni".
Basta osservare la storia per vedere come persone con grandi passioni ed intuizioni possono diventare carnefici e distruttori dell'umanità stessa.
Una passione può rendere tanto ciechi da fare perdere il senso delle proporzioni e creare durezza, intolleranza, violenza, crudeltà.

Quindi cosa occorre per dominare questa energia tanto pericolosa?
Come diventare padroni e non schiavi delle proprie passioni?

Nella psicosintesi si dice che occorre la connessione con il centro superiore, una volontà sveglia e ben sviluppata.
Il centro del superIo quello che ci permette di vedere le cose con distacco e ci comunica quale è il modo migliore per arrivare al nostro obbiettivo senza incanalare energie basse e tese alla distruzione.
La creatività per esempio è una forza altamente entalpica, costruttrice di bellezza ed ordine.
Quando per arrivare al nostro obbiettivo invece si crea entropia e distruzione di ordine, allora si cammina verso il fallimento del raggiungimento del proprio esistere.

Non è importante il ruolo svolto nella società, ma l'ecologia della mente e il suo approccio con il mondo esterno.
Ognuno ha un ruolo ben preciso nella società, un lavoro che deve ricoprire che spesso non soddisfa tutte le potenzialità e viene visto come una catena.
Il primo passo da fare nel mondo esterno, è forse quello che nessuno è abbituato a fare, anche perchè invaso ogni giorno da notizie ed informazioni inutili tese a distruggere la sua interezza.
Accettazione del proprio ruolo, ed integrazione di questo ruolo con altre attività che ne soddifano anche altre peculiarità.
Non importa se si è imprenditore o un umile operaio.
Una persona con una ecologia mentale libera dalle tensioni, deve svoglere il proprio compito con onore ed impegno, come un esercizio e come rispetto ed amore per se stesso.
Un imprenditore che con dedizione desiderasse fare crescere la propria attività dovrebbe infatti occuparsi di rendere felici e stabili le sue maestranze in modo da aumentarne la qualità.
Abbiamo molti esempi di passioni egoistiche che stanno distruggendo il mondo economico portando con se gli stessi artefici.
Il conflitto che serpeggia tra le persone che si sentono padrone del mondo e quelle che invece come piccoli ingranaggi ne causano la loro ricchezza non porta a risultati stabili, ed è un vero peccato sprecare menti geniali in stupide baruffe immature.
Ma questo è un altro discorso

Continua..... [SM=g7331]
[Modificato da ultimotemplareterra 08/01/2009 17:09]


Vorrei che andaste incontro al sole e al vento
con la pelle, più che con il vestito,
perchè il respiro della vita
è nella luce solare
e la mano della vita è nel vento

Kahlil Gibran "Il profeta"
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